Il Rosè del Cipiglio.

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Erano le dieci di mattina e Brigitte Bardot mi chiese ” Tea o Caffè?

Un bicchiere di Rosè, grazie.” – Gigi Rizzi (Playboy)

Anni ormai lontani, donne uniche, vita vissuta leggermente, con ironia, attrici bellissime alle quali si perdonava tutto, play boy  una parola e un concetto nuovo per indicare un vivere allegramente, ballare a piedi nudi, Gigi e Brigitte ci hanno mostrato, danzando con leggerezza sui tavoli di Saint Tropez,  l’altro lato di un periodo che si avvicinava al buio della intolleranza, della violenza, degli anni di piombo, un’ icona per i sessantottini, un simbolo, un riscatto tutto italiano che penetrava in quella societa’ degli anni ’60 fatta di nuovi ricchi, ma allegra e con tanta voglia di vivere. Gigi Rizzi  viveva il sogno di ogni 20enne, soldi, auto, notti, belle donne, jet set, successo….Brigitte Bardot.

Il sesso colorava ancor piu’ vivacemente la vita vissuta e i piaceri di Gigi, mentre il tempo scandiva inesorabile i mesi e gli anni che stavano portando agli anni ’70. Un periodo, per chi lo ricorda, che sembra impossibile avere vissuto, moda e cibo diversi da quelli di oggi, dove si parlava, già allora, di vino rosè, vino prodotto con uve a bacca rossa vinificate in bianco, lasciando però le bucce a macerare con il mosto per un tempo più o meno breve, ecco perché è rosa. Quindi il rosé, vino molto versatile, è un metodo di produzione, non un vino. Infatti il rosé non si abbina solo al pesce, ma va molto bene con la pizza, spesso meglio dei bianchi e rossi e anche della birra, in Francia per esempio è il vino delle feste di Natale in un paese dove la cultura dei rosé è molto superiore alla nostra, le annate più vecchie dei Grand Cru di Provenza hanno, nel mondo della ristorazione, un costo superiore.

In Toscana, patria di grandi vini, abbiamo il Rosè di Villa Pillo zona Gambassi Terme

 

Rosè di Villa Pillo

L’azienda (le cui origini risalgono addirittura al Medioevo, come testimoniano documenti tramandati nei secoli), è situata per la maggior parte nel Comune di Gambassi Terme ed ha un’estensione di circa 500 ettari, con più di 50 ettari di vigneti, per lo più coltivati a Sangiovese e vitigni internazionali quali Merlot, Cabernet Franc e Syrah.

L’ultimo nato della produzione di Villa Pillo è questo Rosé, composto da un mix di due diversi uvaggi, così suddivisi: 50% Sangiovese e 50% Merlot. Particolarmente indicato per il periodo estivo, grazie alla sua freschezza. Il suo colore è di un rosato brillante con riflessi violacei. Al naso è intenso con aromi floreali e di frutti rossi, mentre al palato è leggero, sapido, non troppo complesso e fresco da bere.

Questo vino sviluppa una gradazione alcolica di soli 11% vol., che lo rende particolarmente gradito ai giovani e alle donne. La bottiglia di Villa Pillo dall’ immediato impatto visivo che rende il prodotto ideale per celebrare feste e ricorrenze. È un vino di facile approccio che si sposa egregiamente sia come aperitivo, sia per accompagnare elegantemente un pasto completo, soprattutto con portate di pesce ma si abbina perfettamente anche alla pizza prendendo il posto della birra.

Il rosé di Villa Pillo ha origine da uve coltivate sulle colline della Val d’Elsa, area di grande tradizione enologica. La vendemmia viene effettuata separatamente per ciascun vitigno, così come la fermentazione successiva in vasche di cemento, con temperatura da 26° a 33° (con 4 rimontaggi al giorno, per circa 20 giorni); a fermentazione completata (circa a fine Novembre) si esegue l’assemblaggio finale, prima dell’affinamento in bottiglia.

Il vino che ne deriva possiede il carattere fresco e fragrante delle uve di origine, un’alcolicità limitata e una piacevole dolce sensazione gustativa.

www.villapillo.com