Mi consigli una trattoria? La guida di Alberto Castellano.

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‘Trattorie, osterie, locande, bettole, taverne, i luoghi che preferisco ai ristoranti di classe” sono quelli che Alberto Castellano, racconta nel libro ”Scusa Alberto … Mi consigli una buona trattoria?’ viaggio tra 150 locali napoletani ‘col miglior rapporto prezzo qualità’ (Cultura Nova Edizioni, 196 pagine, 10,00 euro).

Nato dall’ osservazione antropologica dell’umanità che in quei luoghi si incontra e scritto con un ottica ‘un po’ anarchica e libera da pregiudizi senza graduatorie e stellette’ il libro è un viaggio nell’enogastromia: dalle vecchie cantine, che per la maggior parte hanno resistito a tutte le mode e le oscillazioni turistiche fino ai piccoli e medi ristoranti classici e ai locali da asporto o da consumo mordi e fuggi.

“Mi consigli una buona trattoria? è la”FAQ”, come si scrive nei siti web, la domanda frequente, che non solo ogni viaggiatore fa, (e la speranza è che presto i ristoranti tornino a popolarsi di turisti) ma ogni appassionato di cibi pone agli amici.L’intento di Castellano è quello di ricomporre un mosaico, dare visibilità a tutte (o quasi) le piccole, medie e grandi realtà che hanno ancora un ruolo determinante nella diffusione in Italia e all’estero della cultura della cucina napoletana. E la semplice ed occasionale, frequentazione di posti dove mangiare può divenire un pellegrinaggio in luoghi necessari, come una prova di resistenza alla ricerca dei ‘sapori e odori’ perduti, una esperienza socio-antropologica alla scoperta di quelle sale fondamentali per la preservazione del gusto. Le prefazioni sono del regista Lamberto Lambertini e dello scrittore Amedeo Colella.

Il volume di può acquistare sulle librerie e online (Amazon, ibs, sul sti www.slowbooks.it e di Cultura nova). Castellano, critico cinematografico (ha scritto per il Mattino, attualmente per Alias- Il manifesto) e saggista è autore di volumi dedicati a Franchi e Ingrassia, Douglas Sirk, Carlo Verdone, Clint Eastwood, Paul Schrader, alla comicità e al doppiaggio. E al suo primo libro sulla cucina, sua passione insieme al cinema e al calcio. (ANSA).