Covid, la Coldiretti apre le porte delle cascine per spiegare il ruolo strategico dell’agricoltura.

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“Pandemia permettendo, riapriamo le porte delle aziende agricole di Milano, Lodi e Monza Brianza per far vedere e raccontare direttamente ai cittadini come si lavora nelle nostre imprese che durante l’anno e mezzo dall’esplosione dell’emergenza Covid hanno sempre assicurato cibo sano, sicuro e di qualità”. Lo ha dichiarato Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti interprovinciale in occasione della tavola rotonda “Ripartiamo dalla terra”, che la Federazione territoriale ha organizzato nella serata di giovedì 22 luglio a Liscate (MI) dopo l’assemblea annuale che ha approvato il bilancio.

“Oltre alla filiera agroalimentare – ha continuato il Presidente Rota – gli agricoltori hanno continuato a garantire anche la sicurezza idrogeologica del nostro territorio e un ambiente curato e coltivato a vantaggio di tutta la comunità, confermando come la sostenibilità ambientale e l’attività agricola vadano di pari passo”.

Con Alessandro Rota – spiega la Coldiretti interprovinciale – hanno partecipato alla tavola rotonda presso l’agriturismo Cascina di Mezzo la Consigliera regionale della Lombardia Silvia Scurati e il Responsabile delle politiche economiche della Coldiretti nazionale Stefano Leporati. Quest’ultimo ha illustrato agli oltre cento imprenditori presenti i contenuti dell’intesa sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) raggiunta in Europa, che stanzia 50 miliardi di euro per il settore primario italiano per sette anni a partire dal 2023.

In tema di Ue – continua la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – il Presidente Rota si è congratulato con Davide Nava, suinicoltore di Roncello (MB) e Delegato interprovinciale di Coldiretti Giovani Impresa che sarà uno dei sette giovani agricoltori italiani a partecipare ai gruppi di dialogo civile della Commissione europea. A Bruxelles, Davide si occuperà di carne suina ai tavoli dedicati alle discussioni sulla nuova PAC.

A Liscate i giovani di Coldiretti hanno lanciato la fase interprovinciale della raccolta di firme in calce alla petizione promossa a livello nazionale da Coldiretti Giovani Impresa contro i pannelli solari mangia suolo, per spingere invece il fotovoltaico pulito ed ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole. Durante la serata anche la Consigliera Silvia Scurati ha sottoscritto la petizione per dire “Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo”, che è possibile firmare negli uffici della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza oltre che sul sito www.giovanimpresa.coldiretti.it.

Coldiretti Giovani Impresa lancia l’iniziativa a tutela del suolo agricolo chiedendo alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra. È fondamentale difendere la capacità produttiva alimentare nazionale, soprattutto in un territorio strategico come quello di Milano, Lodi e Monza Brianza, dove l’agricoltura ha un ruolo determinante nell’assicurare il funzionamento della filiera agroalimentare e lo sviluppo della Lombardia e del Paese.