E’ in Campania che nascono alcuni dei più grandi vini italiani: l’eccellenza della Regione era già riconosciuta al tempo degli antichi Romani, con riferimenti che si trovano nelle maggiori opere letterarie latine dove la straordinaria fertilità del terreno, il clima mite e le bellezze paesaggistiche le hanno fatto meritare l’appellativo “Felix”.
Tanti vitigni autoctoni, alcuni dei quali finalmente davvero valorizzati, tante zone, tanti territori anche molto diversi tra loro: l’Irpinia spicca su tutti soprattutto per la produzione di bianchi interessanti, tra cui il Fiano di Avellino, una uva antica, il cui nome viene ufficialmente attestato per la prima volta in alcuni documenti di vendita risalenti alla prima metà del XIII secolo. Nella Guida Berebene 2024, Gambero Rosso ha selezionato le migliori etichette con il rapporto qualità-prezzo più conveniente, a meno di 20 euro:
- Scuotto, Fiano di Avellino, 2022
- Colli di Lapio, Fiano di Avellino, 2022
- Rocca del Principe, Fiano di Avellino, 2021
- Di Meo, Fiano di Avellino, 2022
- Passo delle Tortore, Fiano di Avellino Bacio delle Tortore, 2022
- Vinosia, Fiano di Avellino Le Grade, 2022
La zona di produzione comprende 26 comuni tra la Valle del Sabato e quella del Calore. Docg dal 2003, la denominazione è in grado di regalare alcuni dei bianchi più sfaccettati, profondi e longevi dello Stivale.