RIAPRE IL PROSSIMO 29 MARZO IL RISTORANTE DE’ MINIMI A TROPEA DOVE IL CIBO È SACRO

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– Per bon vivant amanti della gastronomia nel boutique hotel Villa Paola

– Quattro nuovi percorsi di degustazione proposti dallo Chef calabrese Emanuele Pucci

– Filosofia anti-spreco in primo piano

– Valorizzazione delle produzioni di eccellenza del territorio

 

Tropea, 20 marzo 2024 – Il ristorante de’ Minimi, l’indirizzo gourmet da provare a Tropea all’interno del boutique hotel Villa Paola, riapre le porte il prossimo 29 marzo.

Il nuovo menu

Per la stagione 2024, lo Chef Emanuele Pucci presenta quattro nuovi percorsi di degustazione (non è previsto menù alla carta):

– Il percorso di degustazione di 4 portate San Tommaso è pensato per il cliente, che non vuole affidarsi completamente alla creatività dello chef, optando per la scelta dei piatti in autonomia; prevede 4 portate a scelta dell’ospite, tra i menu di 5 e 7 portate.

– Il percorso di degustazione di 5 portate Miseria e Nobiltà: è volontà dello Chef restituire dignità alle materie prime considerate “povere”, portando alla luce il loro vero valore.

– Il percorso di degustazione di 7 portate Di necessità, virtù: Il cibo è sacro, non va mai buttato, il ristorante de’ Minimi con il suo Chef e la sua brigata sono fortemente impegnati nella lotta agli sprechi, per ridurre l’impatto ambientale e assicurare, al tempo stesso, un percorso gastronomico ricco di sensazioni.

– Il percorso di degustazione di 9 portate La novena: Un atto di devozione e fiducia cieca nei confronti dello Chef Emanuele Pucci.

Tutti i percorsi di degustazione partono da suggestioni e ricordi dell’infanzia dello chef che mescolano festività religiose e pasti in famiglia. Quella calabrese è una cucina fortemente legata alle ricorrenze sacre: un tempo le feste comandate erano in Calabria gli unici momenti in cui ci si concedeva qualche “lusso” culinario in più come la carne. La volontà di preservare il senso di appartenenza al territorio, le radici storiche e le ricette, che rischiano di scomparire, hanno dato spunto a chef Pucci per dare libera espressione alla sua creatività in cucina.

Nel percorso Miseria e Nobiltà troviamo solo materie prime del territorio e materie prime povere:

● Lo stoccafisso che anticamente era considerato il mangiare dei poveri e proviene da Mammola (RC), località rinomata per questo prodotto;

● L’Animella: una ghiandola di bovino giovane, che spesso viene buttata come scarto;

● Gli gnocchi con farina di carrubo: una pianta che si trova anche in Calabria, nella Locride, ma non si trova quasi mai nelle tavole. Da calabrese, il giovane chef ha scoperto per la prima volta in Messico i vari usi di questo prodotto, un tempo importante per l’alimentazione sia animale che umana, soprattutto nei periodi di miseria o di fame;

● Il maialino nero di Calabria: prodotto DOC calabrese abbinato con i fagioli locali di Caria (chiamati in dialetto “sujaca”) accompagnato da un amaro fatto in casa di liquirizia ed erbe dell’orto.

Il 7 portate – Di necessità, virtù – è una sintesi di prodotti e tecniche tradizionali ma rivisitate per valorizzare l’orto di proprietà e preparazioni anti- spreco.

● Trota della Sila: piatto a cui lo chef è affezionato perché è un pesce che sin da piccolo trovava sempre la domenica sulla tavola fatto dalla mamma o dalla nonna e va a valorizzare il territorio della Sila fuori dal suo habitat naturale;

● Verza, sogliola e garum: il garum è una salsa che risale all’Antica Roma, ottenuta da una salamoia fatta da scarti di sardine non utilizzati nei piatti del menù, perché nulla vada sprecato utilizzando quasi il tutto dalle materie prime;

● Cavolfiore: prodotto a km 0 dell’orto di Villa Paola;

● Spaghettone: piatto costruito sull’idea del non sprecare e sulle materie prime dell’orto: nella ricetta troviamo fave e piselli, con le cui bucce viene realizzato un estratto per cuocere lo spaghettone;

● Riso: un piatto totalmente vegetariano, mantecato con una crema alle erbe del mare ottenendo il sapere del mare ma senza pesce;

● Agnello: il piatto simbolo del “De’ minimi”, preparato con una tecnica francese: in crepinette.

Grande attenzione è data anche ai formaggi.

Durante il Medioevo, i monasteri hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo dei prodotti caseari. Prima del loro coinvolgimento, i formaggi erano spesso di scarsa qualità e conservati in modo inadeguato, considerati addirittura dannosi e riservati alle classi più povere. Grazie alla regola monastica e alla creatività dei monaci, i formaggi hanno subito un’evoluzione notevole, trasformandosi in prodotti apprezzati e ricercati dagli intenditori di tutto il mondo.

Da qui la scelta del ristorante di Villa Paola di celebrare questa antica tradizione con una selezione esclusiva di prodotti caseari calabresi.

Ulteriore testimonianza della valorizzazione del territorio, attraverso un lavoro di ricerca e di selezione delle eccellenze gastronomiche, la collaborazione con i pecorini biologici a latte crudo della Masseria de Tursi e i caprini dell’azienda agricola Sant’Anna.

La filosofia del ristorante

Il ristorante fine dining de’ Minimi propone una cucina ispirata e sincera, legata al territorio, che combina felicemente la regola spartana dei frati minimi di strettissimo magro* e la tradizione calabrese, che nasce come una cucina povera, di origine contadina: piatti fieri delle proprie origini calabresi, che nella cucina “de’ Minimi” si esaltano in vere e proprie scoperte sensoriali e gustative.

Il ristorante de’ Minimi ha una filosofia improntata a combattere ogni tipo di spreco.

Una cucina “buona” pure nel senso di etica, quindi.

Anche per questo, il ristorante de’ Minimi è stato inserito nella Guida Michelin nel 2023: (https://guide.michelin.com/it/it/calabria/tropea/ristorante/de-minimi): primo ristorante ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento a Tropea.

Minuziosa per lo Chef Emanuele Pucci e la sua brigata è la ricerca nella riduzione degli sprechi in cucina. Perché nulla venga sprecato, anche gli scarti delle verdure vengono utilizzati per la produzione di jus e fondi.

Da qui anche la collaborazione di Villa Paola – unica sul territorio – con l’app Too Good To Go: tutte le eccedenze del giorno, invece di essere cestinate, sono vendute a prezzo ridotto sull’app, pronte per il ritiro da parte dei clienti.

L’attenzione all’impatto sull’ambiente si traduce anche nella scelta di servire acqua filtrata e trattata, che garantisce la massima purezza e qualità, al tempo stesso diminuendo notevolmente la produzione di rifiuti e le emissioni di CO2, legate al trasporto.

Anche la cantina di Villa Paola è espressione dell’eccellenza del territorio calabrese, una delle regioni vitivinicole più antiche, ma ancora meno conosciute d’Italia che la struttura si impegna a promuovere, anche attraverso le cene a tema con vini in abbinamento del suo Wine Club.

www.villapaolatropea.it

Note

*Lo strettissimo magro era la cucina dei frati, codificata dal frate calabrese San Francesco da Paola, più di 500 anni fa: la vera antenata della dieta mediterranea con pesce, molta verdura, legumi e cereali e molta fantasia in cucina.

Il ristorante de’ Minimi è aperto anche al pubblico esterno.

Nuovi orari primavera 2024:

Da mercoledì a sabato solo sera dalle 19.30 alle 22.00

Domenica solo a pranzo dalle 12.30 alle 14.30

 

Occupazione massima 30 coperti. Prenotazione obbligatoria.

Per informazioni: tel. +39 0963 62370

email deminimi@villapaolatropea.it