Questo dolce tipico della tradizione napoletano si compone da numerose palline di pasta, fatte con farina, uova, zucchero, burro ed aromi; gli struffoli napoletani, vengono poi cotti in olio bollente e, dopo averli lasciati raffreddati vengono avvolti dal miele caldo. Per decorarli, poi, vengono aggiunti dei pezzetti di zucchero, frutta candita o diavoletti.
Ogni anno, in occasione del Natale, vediamo nelle differenti cucine regionali diversi dolci che si portano in tavola proprio per le feste; oggi, vogliamo raccontare la storia di un dolce noto in Campania, vale a dire gli struffoli napoletani, un dolce che fu portato nel Golfo di Napoli dalla popolazione dei Greci, ai tempi di Partenope. Da questo, possiamo anche capire con precisione il perché di questo strano nome: difatti, la parola “struffoli” deriva da “strongoulos” che vuol significare arrotondato. Alcuni, invece, pensano in modo errato che la parola “Struffoli” perché “strofina” il palato ossia stuzzica l’appetito.
La Pasticceria di Dato utilizza solo prodotti del territorio,e quindi rende questo dolce ancora più buono, e genuino.
Agostino Marotta