I formaggi di Alimentale “Forchetta & Cervello” in vetrina alla prestigiosa serata dei “Tre bicchieri 2020” del Gambero Rosso. Domani pomeriggio (martedì 29 ottobre) il via al tradizionale evento organizzato dallo staff del Gambero. Quest’anno cambio di location, si approda al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ubicato in Piazza Museo Nazionale n.19. (mentre le Masterclass, organizzate in occasione del decennale dell’iniziativa saranno ospitate dall’Hotel Costantinopoli, in via Costantinopoli n.104).
Sarà possibile abbinare le novità della collezione Autunno-Inverno dei formaggi di Alimentale “Forchetta e Cervello” ai vini degli oltre ottanta produttori provenienti da varie regioni italiane. “Saremo presenti al Museo Nazionale –spiega l’Ad di Alimentale Giuseppe Di Bernardo- per consolidare sempre più l’idea che l’Italia del food d’eccellenza è sempre più unita dai formaggi selezionati e prodotti da Alimentale e tutelati dal bollino Vero Filiera Sostenibile. Tutte eccellenze che si sposano con i vini di altissima qualità. Un matrimonio felice del quale siamo testimoni entusiasti”.
Sarà possibile degustare il Cacio dei Lattari, il Laceno, il prestigioso Pecorino Bagnolese e gli Etnei. Questi ultimi, formaggi ai Tre Latti di Sicilia con cinque diversi gusti, hanno riscosso successo alla recente anteprima durante “Eruzioni del Gusto” in un altro museo, quello ferroviario di Pietrarsa.
Eccoli nel dettaglio:
IL LACENO:
è un pecorino a pasta molle, prodotto con latte crudo, munto a mano, di pecore allevate sulle elevate colline dell’Irpinia Centrale. Ha una stagionatura minima di 30 giorni in cantina di pietra naturale, forma cilindrica e peso di 1,3 kg. Nasce per contribuire alla salvaguardia della pecora di razza Bagnolese.
IL CACIO DEI LATTARI:
Formaggio semiduro a pasta filata, stagionato, prodotto con latte vaccino intero.
Forma bi-tronco conica, divisa in quattro settori disposti verticalmente, con doppia legatura, orizzontale e verticale. Il peso varia da 3 a 3,5 kg.
La crosta è sottile, liscia, lucida, di colore paglierino chiaro, abbastanza dura. Al taglio la pasta di colore paglierino e paglierino scuro nella parte esterna è compatta, abbastanza dura. L’occhiatura è rada. Sapore dolce con intensità aromatica media. Può diventare piccante.
IL PECORINO BAGNOLESE “CLASSICO”:
è un tipico formaggio irpino. Prodotto con latte crudo proveniente da pecore di razza bagnolese (Malvizza) allevate allo stato brado, munte a mano e stagionato in grotta. Ha un sapore ricco che diventa piccante con l’aumentare della stagionatura.
Ha un periodo minimo di stagionatura in grotta di 75 giorni.
ETNEI
Formaggi freschi canestrati a pasta tenera, frutto dell’attenta combinazione di latte caprino, ovino e vaccino: tre note diverse per un risultato armonioso e gradevole per ogni palato. Forma cilindrica, la buccia presenta i caratteristici segni del canestro. Internamente presenta piccole aperture della pasta ed a seconda della tipologia di ingredienti aggiunti quali pistacchio, noci, rucola, peperoncino ed olive verdi, a strati con un peso di circa 2 kg.
Consistenza morbida, moderatamente elastica. Colore giallo paglierino.
Sapore armonioso equilibrio tra il dolce, il piccante ed il salato. Si consumano come antipasto o goloso stuzzichino. Ideali nei risotti e con le verdure, nelle insalate miste e nei panini, speciali per arricchire ogni piatto con nuove sfumature di sapore.
Oltre ai formaggi nel percorso del gusto ci saranno anche pani, dolci e, come di consueto, i gelati di Emilio Panzardi, dell’omonima gelateria di Maratea.
Come di consueto le atmosfere dell’evento saranno create dall’ottimo Roberto Barone, art director di Radio Yacht.
La sala Meridiana
Il museo Archeologico Nazionale di Napoli è considerato uno dei musei più importanti al mondo. L’edificio, dove trova spazio il museo, è il palazzo degli Studi, che è uno dei più imponenti palazzi monumentali di Napoli. Sorge su un’antica necropoli greca, quella di Santa Teresa.
Ad accogliere l’evento “Tre Bicchieri 2020 Gambero Rosso” sarà la splendida Sala della Meridiana, un tempo chiamato Gran Salone, che si trova al primo piano, alla fine della rampa centrale dello scalone monumentale. Si tratta di un grande salone seicentesco, di forma rettangolare.
Nel 1781 Pietro Bardellino realizzò sulla volta, che era stata in precedenza ricostruita, l’affresco che ancora si può apprezzare: si tratta di una celebrazione delle virtù di Ferdinando IV e di sua moglie, la regina Maria Carolina, quali protettori delle arti.