Gentilezza, accoglienza e sorriso sono i primi tre ingredienti che ‘coccolano’ il cliente quando approda al ristorante Armonì di Pozzuoli.
La qualità del servizio, l’utilizzo delle materie prime, e la sorprendente creatività dello chef Mariano Armonia invogliano a tornare e gustare le sue ultime novità. È un’arte culinaria trasferita nei piatti. “Le idee mi vengono di notte -afferma lo chef Armonia – Quando c’è il silenzio attorno a me, mi sveglio e penso se è quello l’ingrediente giusto per completare la mia ricetta”. È un lavoro di ricerca, selezione e soprattutto tutto quello che arriva sulla tavola è fatto da noi. Io lavoro molto con la stagionalità del prodotto e del terrritorio” Ed ecco che di lì a poco durante la cena riservata alla stampa lunedi 14 ottobre inizia la carrellata dei piatti.
Si comincia con il pacchero fritto adagiato sul ragù. “Questa è una ricetta che ho potuto realizzare e rivisitare grazie a mia nonna che quando ero piccolo, mi dava la ciotola in mano per mescolare la ricotta con la salsa” aggiunge lo chef Mariano. Ricordi d’infanzia riproposti anche per ’A cunserva e parmigiana’, servita in un barattolo che una volta scoperchiato, emana ogni singolo profumo.
Si continua con i ‘Faraglioni di Capri’, un gustoso tramezzino dal fritto leggerissimo, con un pancarrè fatto in casa e farcito con pomodoro di Sorrento e maionese al lime. Poi arriva ‘Statt accort. Le raccomandazioni di mammà’, frase che noi tutti da piccoli abbiamo sentito ripetere spesso. Una mini rosetta, un panino di mais, di PorkArmonì e mousse di melanzane affumicate, quasi un ‘peccato’ a morderlo per non guastare il design del piatto.
Dulcis in fundo viene servita ‘Sembra una zeppola di San Giuseppe’, la pasta choux che ricorda la festa del papà, ma il ripieno è di salsiccia casertana, crema di friarielli e maionese allo zafferano e pomodoro, tutto bilanciato alla perfezione. Tra scatti di foto e vini condivisi con i commensali arriva il primo dei primi “Come un quadro”, che cattura con la stessa intensità che si ha di fronte ad un’opera d’arte di notevole bellezza.
Si palesa subito lo studio che c’è dietro a questo piatto, dall’accostamento dei colori pastello alla sequenza ondulatoria delle tre pennellate sul raviolone. Degno di uno chef sì che rimane fedele alla tradizione, ma con una veste squisitamente gourmet! Poco dopo arriva ‘A verza e riso’ dal sapore indescrivibile, con tracchia di maiale e pezzetti di parmigiano, rigorosamente ‘azzecata’.
Da non escludere i secondi, tra i diversi, la pancia di maiale in agrodolce che si scioglie in bocca , piatto chiamato ‘Nerino Casertano’. Si è concluso in ‘dolcezza’ con la spuma di limone e crumble, che si potrebbe tradurre come un soffio evanescente che finisce in un attimo!
Lo chef Mariano Armonia è una persona umile, che custodisce i preziosi ricordi di famiglia, e che riesce a raccontare nei suoi piatti la storia delle tradizioni. La cura del dettaglio non è mai fine a se stessa, ma è sempre pronta a portare avanti nuovi percorsi e progetti per stupire e soddisfare il cliente, perché da Armonì, non si presentano solo i piatti, ma si trasmettono emozioni precise e nascoste in ogni assaggio.
Sabrina Ciani