Coronavirus rimanda gli eventi ma non la festa del Tiramisù

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Non ci saranno eventi pubblici, ma la celebrazione sarà rispettata: il 21 marzo è in programma la giornata mondiale del Tiramisù nonostante la diffusione del Coronavirus che blocca o annulla momenti di degustazione comuni di uno dei dolci della cucina italiana più celebri e più ricercati al mondo. A ricordare la ricorrenza è l’Accademia del Tiramisù che invita gli italiani a preparare in casa il Tiramisù “per aumentare il nostro buonumore e migliorare l’economia del nostro Paese consumando prodotti di eccellenza italiani”. L’occasione di festeggiamento permette in particolare all’associazione culturale ed enogastronomica, che ha lo scopo di informare sulle “vere origini geografiche e gli ingredienti autentici della ricetta tradizionale”, di rammentare che “Tiramisù è la prima parola della cucina italiana più conosciuta all’estero per quanto riguarda i dolci e che la sua ricetta nel 2019 è stata la più cliccata in vari motori di ricerca su internet”. E’ segnalato inoltre che “il Tiramisù è l’unico dolce al mondo dal nome universale, non viene infatti tradotto nella varie lingue ed è così una vera icona del Made in Italy”. “Ad oggi il dolce, realizzato con cacao, caffè, mascarpone, savoiardi, uova, zucchero, contribuisce- informa l’Accademia- in maniera importante alle vendite di alcuni ingredienti come mascarpone e savoiardi. In Italia circa il 70% del consumo del mascarpone è legato alla preparazione del Tiramisù, mentre per i savoiardi la percentuale sale a circa l’85%. L’esportazione del mascarpone in Giappone, Usa, Canada è collegata totalmente al consumo del dolce Tiramisù”