Un panettone per celebrare Alessandro Manzoni, genio della letteratura, illustre milanese e, come emerge da alcuni scritti e carteggi, grande estimatore del dolce meneghino.
Vergani omaggia il celebre scrittore – di cui nel 2023 ricorreranno i centocinquant’anni della morte – con un’edizione speciale del Panettone Classico che, a quanto pare, non mancava mai in Casa Manzoni.
In un biglietto datato 18 luglio 1850, infatti, Alessandro Manzoni, in volontario esilio a Lesa dopo il ritorno degli austriaci a Milano, chiede al figlio Pietro l’invio di alcuni prodotti e tra questi, espressamente per la moglie Teresa, un «panattone di tre o quattro libbre … ad Arona, con mia sorpresa, non se ne fa altro che per il Natale».
Non così nella sua Milano, dove invece il panettone veniva prodotto tutto l’anno per un consumo più o meno quotidiano, come accadeva proprio nella casa di via Morone.
Al punto che Teresa Borri, vedova Stampa, seconda moglie di Alessandro Manzoni, arriva a coniare – e a coniugare – un nuovo verbo: panatonare. Un neologismo di cui si sono perse le tracce, ma che esprime una prassi che lascia pochi dubbi sull’attrazione che il morbido lievitato ambrosiano esercitava sulla famiglia dello scrittore.
«Questa edizione speciale del nostro panettone – spiega Stefano Vergani – dedicata ad Alessandro Manzoni coniuga, con i doverosi distinguo, due importanti simboli di Milano e pensiamo possa essere l’occasione per richiamare, attraverso un prodotto di largo consumo, l’attenzione sulla figura del Manzoni.»
Milano e il panettone: un binomio che ha attraversato la storia tra aneddoti e leggende che accompagnano la nascita di quello che è diventato il dolce della tradizione natalizia per antonomasia. Oggi il panettone viene prodotto un po’ dappertutto, ma per riscoprire la sua tipicità e la sua storia, non si può che partire da Milano.
È questo il fil rouge della plaquette «Il Panettone che è di Milano» edita dal Centro Nazionale Studi Manzoniani e nata da un fine lavoro di ricerca stimolato proprio dal desiderio di “certificare” storiograficamente la passione della milanesissima famiglia Manzoni per il dolce simbolo di Milano, prima ancora che del Natale.
«Siamo onorati – conclude Stefano Vergani – di questa collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani e ringraziamo il Professor Angelo Stella e tutto il Consiglio Direttivo per aver accolto e reso possibile il nostro progetto. Per noi, che produciamo panettone da quattro generazioni, e siamo di fatto rimasti gli ultimi milanesi a farlo in città, questo pregevole studio che avvalora, documentandola, la milanesità del panettone, è uno stimolo a perpetrare una tradizione secolare con passione e qualità.»
VERGANI
La famiglia Vergani da quattro generazioni custodisce (e tramanda) valori e tradizioni di eccellenza. Dalla bottega artigiana alla produzione industriale, oggi i Vergani sono rimasti gli unici milanesi a produrre a Milano il panettone su larga scala: un primato che fa del marchio un vero e proprio vessillo di milanesità e ha portato l’azienda a essere insignita del prestigioso Ambrogino d’Oro, l’attestato di benemerenza civica assegnato dall’amministrazione cittadina. Tutto ebbe inizio nel 1944, in un piccolo laboratorio di pasticceria in viale Monza, a Milano, dove il giovane Angelo Vergani avvia un’attività in proprio. Sono trascorsi quasi ottant’anni e oggi dal laboratorio di via Oristano (dove il Vergani trasferì la produzione nel 1949) esce un milione e mezzo di panettoni l’anno, ma ognuno di loro è speciale perché fatto come vuole l’antica tradizione e con la stessa cura artigianale e la ricetta originale di una volta. I prodotti Vergani sono apprezzati anche all’estero: l’azienda esporta in Inghilterra, Irlanda, Bielorussia, Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Canada, Stati Uniti, Brasile, Australia e Cina, contribuendo così a divulgare nel mondo il nome di Milano attraverso una delle sue eccellenze.
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