Eruzioni del Gusto, tra vini e cucina italiana chiude la V edizione

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Nei calici circa 400 tipologie di vini di oltre 150 aziende campane. E poi, sapori del mare e delle terre vulcaniche, degustazione di olii e Provolone del Monaco Dop. Con un trionfo della cucina italiana, si è conclusa la V edizione di Eruzioni del Gusto, evento culturale ed espositivo sull’enogastronomia e le eccellenze delle terre vulcaniche d’Italia aperto al pubblico, promosso dall’associazione culturale ORONERO – Dalle scritture del fuoco al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, tra Portici e Napoli.

Ai fornelli gli chef della Federazione Italiana Cuochi, dell’Unione cuochi Campania e dell’Apcn (associazione cuochi provincia di Napoli) hanno deliziato i palati dei visitatori con spaghetto di Gragnano con passatina di friariello, lupini, fonduta e caciocavallo podolico. E poi, panino dolce con tonno, provola di Agerola.  Trionfo della pizza margherita e marinara col pizzaiuolo Simone Fortunato. Il tutto ‘innaffiato’ dai vini dei sette Consorzi di Tutela della Campania.

“Ancora una volta Eruzioni del Gusto è stata una vetrina importante per rafforzare il legame tra regioni italiane, paesi esteri come la Cina e aprire nuove occasioni per stringere rapporti commerciali e culturali o legati al cibo e all’enoturismo, un settore in forte crescita” ha detto il presidente di Oronero Carmine Maione.

La giornata è stata aperta dall’intervento di Danilo Ercolini, Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Direttore scientifico Fondazione Agritech sul progetto Agritech che, tra altri compiti, svolge ricerca e promuove lo sviluppo di tecnologie innovative nel settore agricolo per migliorare quantità e qualità delle produzioni.

Tra queste spiccano l’olio e il vino, il turismo che gira intorno a queste due risorse e di cui si è discusso con la Regione Campania. “Abbiamo avuto confronti con i Governi e abbiamo portato avanti una delibera del 2023, opportuna e necessaria, che comincia a ragionare sulle capacità di offerta turistica legata alle piccole aziende dell’olio e del vino” ha detto l’assessore al Turismo e alla Semplificazione Amministrativa della Regione Campania, Felice Casucci “Le persone hanno sempre più necessità, anche per motivi legati alla dieta mediterranea o al benessere, di vivere come esperienza il contatto con una terra che esprime quei prodotti”.

A spiegarne gli indirizzi regionali Rosanna Romano, Direttore Generale per le politiche culturali e il turismo della Campania “Le linee guida sull’enoturismo e olioturismo sono state approvate con delibera del 30 agosto che prende spunto da una legge nazionale sulla definizione delle attività enoturistiche ed olioturistiche perché si potessero fare visite guidate nelle cantine e nelle strutture deputate alla produzione dell’olio in maniera ordinata, organica, con determinate caratteristiche. Non possiamo pensare di fornire una visita in una cantina o in una struttura legata ai consorzi dell’olio senza standard minimi di qualità o organizzativi. E così abbiamo posto regole che valgono per la somministrazione, l’organizzazione dei momenti e degli eventi negli spazi deputati alla prenotazione delle visite” ha spiegato “Ma accanto a questo, con l’assessorato al Turismo e ai colleghi dell’Agricoltura abbiamo immaginato anche la produzione di percorsi turistici enogastronomici che tengano dentro il prodotto tipico, l’olio, il vino, la ricetta che viene fuori da quel prodotto e il luogo”.

Di dieta mediterranea si è parlato con Stefano Pisani, sindaco di Pollica che ha annunciato la nascita di un portale ‘Pollica e le terre della dieta mediterranea’ sul quale viene resa nota l’esperienza che il turista può fare rispetto a un patrimonio Unesco che non è solo un’esperienza gastronomica ma anche ambientale, legata al turismo interno e balneare.

Ampio spazio alla Guida dei Vini giunta alla IX edizione, realizzata dalla Regione Campania in collaborazione con la sezione campana dell’Associazione Italiana Sommelier: dalle bottiglie del Vesuvio a quelle dei Campi Flegrei e dell’isola di Ischia passando per l’Irpinia, il Casertano e il Sannio fino alla zona di Costa d’Amalfi e del Cilento.

 “Con questa guida cerchiamo di rappresentare un po’ tutte le realtà vinicole del territorio. Stiamo ragionando tanto di vino ultimamente e ho voluto fortemente una cabina di regia del vino per decidere tutte le attività insieme ai produttori vitivinicoli” ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo “Stiamo operando tantissimo in termini anche di valorizzazione del settore enoturistico, siamo tra le poche regioni che hanno già adottato un proprio disciplinare che perfezioneremo ulteriormente in consiglio regionale con un ulteriore tentativo di riaccompagnare questo percorso”. Bollicine e vini rossi, bianchi, rosati hanno chiuso l’evento.

Dall’isola di Procida sono intervenuti l’assessore al Turismo Leonardo Costagliola per presentare il progetto di recupero di un antico vitigno autoctono insieme a Biagio Lubrano dell’azienda agricola ‘Lubrano Lavadera’ curatore del vigneto voluto da Carmine Caputo presidente di Mulino Caputo.

Eruzioni del Gusto è Borsa Internazionale dell’Enoturismo e si svolge con la collaborazione strategica di Gesac la società che gestisce l’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino e Salerno ed è patrocinato dalla Regione Campania e dai Ministeri del Turismo, della Cultura e dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Per la terza volta consecutiva presente Toscana Promozione Turistica con ‘Vetrina Toscana’, la Sicilia con i vini dell’Etna e numerose cantine prestigiose da ogni regione d’Italia.

La Regione Campania col Feamp ha promosso la pesca sostenibile e le aziende di prodotti ittici.

Tra i partecipanti anche un’area dedicata a Fondazione FS e a Treni Turistici Italiani, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato.

A patrocinare Eruzioni del Gusto oltre i Ministeri e la Regione Campania numerose Istituzioni: Città Metropolitana, Comune di Napoli, Enit, Fondazione Fs, Comuni di Portici, Pompei, Ercolano, Parco Nazionale del Vesuvio, Città del Vino, Fondazione Ente Ville Vesuviane.

Università ed istituti di ricerca scientifica: Ingv, Agritech, Crea, Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Agraria, Centro Musa, Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria, Izsm, Fondazione Dohrn, Szn Anton Dohrn, Enea, Fai delegazione di Napoli – Gruppo Vesuvio.

Associazioni e ordini professionali: Federazione Italiana Cuochi, Dipartimento Solidarietà ed Emergenze – Fic, Unione Regionale Cuochi della Campania, Associazione Provinciale Cuochi di Napoli, Ais Campania, Odg Campania, Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, Ugivi, Certiquality, Bureau Veritas, le Donne del Vino, Conf. Italiani nel Mondo, Federalberghi Campania, Mavv, Ospitalia.