Ieri a Milano rinnovato il sodalizio tra Giovanni Cova & C., brand di IDB Group e l’Archivio Storico

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Giuseppe Verdi, il panetùn e Milano sono i protagonisti della presentazione avvenuta ieri presso la Lounge Verdi del Grand Hotel et de Milan per il lancio della speciale collezione Natale di Giovanni Cova & C. dedicata al 210° anniversario verdiano.

Proprio nel luogo prediletto da Giuseppe Verdi durante le permanenze milanesi e in cui si spense il 27 gennaio del 1901, Andrea Muzzi, patron dello storico marchio di pasticceria Giovanni Cova & C. e Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Storico Ricordi, hanno annunciato il rinnovo del loro sodalizio culturale che quest’anno elogia la bellezza della musica lirica attraverso uno dei più grandi compositori italiani, a 210 anni dalla sua nascita (1813-2023).

Da questa nuova collaborazione, che ha la finalità di valorizzare il patrimonio artistico e musicale del nostro paese, è nata una linea di panettoni che celebra, attraverso degli incarti esclusivi, alcuni dei capolavori del Maestro e rievoca momenti significativi della sua vita, grazie alle riproduzioni degli acquerelli di Leopoldo Metlicovitz che ritraggono Verdi nella sua amata residenza a Sant’Agata.

Il materiale iconografico rielaborato dal brand – l’iconico ritratto di Giuseppe Verdi, i figurini dei costumi di scena, gli acquerelli di Metlicovitz e la firma augurale dello stesso Verdi – sono stati concessi dall’Archivio Storico Ricordi, depositario di una straordinaria raccolta di documenti originali, nonché custode della più importante raccolta musicale privata del mondo.

La presentazione di questo nuovo progetto culturale è stata anche l’occasione per narrare e ripercorrere la storia che lega queste due eccellenze di Milano, il panetùn e Giuseppe Verdi, alla città meneghina.

“Il Panetùn non potrebbe esistere senza Milano, così come Milano non potrebbe fare a meno del suo simbolo gastronomico per antonomasia. – esordisce Andrea Muzzi, patron dello storico brand milanese Giovanni Cova & C. e AD di IDB Group – Per le sue origini, che sono ancora avvolte nel mistero, dobbiamo risalire ai tempi di Ludovico Il Moro, alla Milano della fine del XV secolo. Almeno tre leggende raccontano della nascita di questo dolce, una ha per protagonista Ugo, falconiere di Ludovico il Moro e la seconda il servo Toni, da qui il nome “Pan de Toni”.  La terza leggenda, invece, vuole che sia stata suor Ughetta, cuoca di un convento milanese, a preparare per Natale un dolce per le consorelle, utilizzando i pochi ingredienti reperibili in dispensa e a benedire il composto, formando una croce sulla sua superficie. Dobbiamo, invece, arrivare al 1930 per parlare della nascita del nostro brand, quando le storie di due rinomati pasticceri milanesi, Agostino Panigada e Giovanni Cova & C., si intrecciano per una fortunata unione familiare e si fondono in un locale di viale Monza, a Milano, che diviene il loro primo laboratorio dolciario”.

Continua Muzzi: “L’amore per il panettone ha contagiato personaggi illustri come il Manzoni e il suo fascino non è passato inosservato nemmeno a Giuseppe Verdi, che ha sempre dimostrato un rapporto appassionato con il cibo: privilegiava la cucina tradizionale italiana, il vino di cui era anche produttore, nei vigneti di Villa Sant’Agata.”

Aggiunge Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Storico Ricordi: “Siamo qui a celebrare la collaborazione con Giovanni Cova & C., iniziata nel 2017, che quest’anno prosegue all’insegna di Verdi. Festeggiamo i 210 anni della nascita del compositore, che ha avuto con Casa Ricordi un rapporto importantissimo. E, sul solco della collaborazione, abbiamo selezionato alcune delle immagini chiave che raccontano il legame tra Verdi e Casa Ricordi, in particolare alcuni dei figurini, dei costumi realizzati in occasione delle prime assolute delle opere di Verdi, come il Don Carlos, i Vespri Siciliani e molte altre. Le immagini della collezione iconografica dell’Archivio sono diventate oggetto del packaging della nuova linea di Giovanni Cova & C.. All’interno abbiamo anche riprodotto le cartoline realizzate da Leopoldo Metlikovitz a Sant’Agata, acquerelli che sono poi diventati una sorta di proto-merchandising per Casa Ricordi e che oggi ha senso riproporre per portare l’Archivio all’attenzione di un pubblico amante delle cose belle e buone”.

 

Oggi, quindi, grazie all’arte dolciaria di Giovanni Cova & C. e alla maestosità della musica lirica di cui l’Archivio Storico Ricordi è depositario, possiamo avvicinarci a conoscere una parte di storia italiana, in cui racconti di illustri personaggi e di opere artistiche s’intrecciano in una Milano, da sempre fulcro di ispirazioni e intuizioni.