● Sono ormai passati sette anni da quando ho iniziato la mia collaborazione con il Dulcamara.
Ristorante storico di Roma nord.
Un ambiente giovanile, informale, dinamico e familiare, una cricca di ragazzi e ragazze empatici e conviviali.
Mi sono innamorato subito di un tale habitat che ti spinge a dare il 100% di te stesso.
Tutto ciò racchiuso in un ristorante cocktails bar modaiolo, cool e sulla cresta dell onda.
La filosofia.. una cucina mediterranea che viaggia in parallelo con sapori e profumi orientali , abbinata ad una mixology raffinata che coniuga il sapere tradizionale con le nuove tecniche.
● Eravamo in procinto di affrontare una nuova stagione lavorativa.
Cambio del menu, formazione del nuovo organico di cucina, quando all’improvviso è arrivato il lock down.
E tutti a casa.
Per darmi una bella scossa ho ripreso in mano passioni lasciate indietro per troppo tempo.
La lettura, lo sstudio cinema… e perché no anche tanto necessario riposo!
Ho iniziato ad apprezzare anche il semplice non fare nulla.. una modalità quasi dimenticata.
Ovviamente non ho abbandonato i fornelli e allora via con panificazioni e paste fatta in casa a più non posso. Esperimenti culinari improbabili e stesure di menu casalinghi vari ed eventuali.
● Direi necessario!
Non dare mai niente per scontato ed anche quando credi di saper fare un buon piatto, sperimentare nuove ricette e idee può esser il trucco per spingerti oltre e magari ricredersi su sapori e abbinamenti.
● In questi giorni passati in casa mi diverto preparando degli ottimi aperitivi.
Uno su tutti sono le “bolinhos de bacalhau” omeglio dalle nostre parti : crocchette di baccalà.
Si tratta di noti stuzzichini carioca di cui ho appreso i segreti e le preparazioni da una cara amica Brasiliana.
Baccalà e patate un must perfino della cucina italiana. Un piatto sfizioso e non banale.
Per la ricetta occorrono:
- 500g di baccalà
- 400g di patate
- 1 uovo
- Cipollotto fresco solo il verde( va bene anche l’erba cipollina)
- Sale / pepe
- 1 ramoscello di Menta fresca
- 1 Lime (o limone)
- Olio di semi per friggere (io prediligo in casa l’olio di arachide perché resiste bene alle alte temperature)
Io utilizzo baccala già ammollato e dissalato. In caso contrario tenetelo in ammollo per almeno un giorno cambiando l’acqua ogni 5 ore.
Iniziamo…
Sbollento il baccalà a fiamma media per circa 10 minuti. Dopodiché lo lascio raffreddare nella sua acqua. Poi lo recupero e lo asciugo con della carta assorbente.
Sbuccio e cuocio le patate tagliate grossolanamente direttamente nell’acqua del baccalà.
In una ciotola unisco le patate scolate freddate e schiacciate con lo schiacciapatate, il baccalà spezzettato, qualche fogliolina di menta tritata, il verde del cipollotto tagliato sottilissimo, l’uovo, sale e pepe (facendo attenzione alla sapidità del pesce) e la scorza del lime grattugiato.
Impasto con le mani per bene e preparo delle crocchette o delle polpettine.
Friggo in abbondante olio caldo poche per volta (altrimenti la temperatura dell’olio si abbassa e i nostri stuzzichini assorbiranno troppi grassi)
Faccio asciugare su della carta assorbente aiutandomi con un mestolo forato.
Sono ottime calde accompagnate magari con dello yogurt greco al naturale, con della guacamole o con qualsiasi salsa di accompagno vi piaccia.
Noi al ristorante le serviamo con salsa piccante e porro fritto.
Velocissime e sfiziose.
Da provare con un bel gin tonic o una birra fresca direttamente sul divano!!!
Potrebbe essere un modo divertente per intrattenere i nostri figli magari preparandole insieme.
● Ciò che mi manca di più in questo periodo sono sicuramente gli abbracci e il contatto con le persone care, le uscite in motocicletta, ma senza dubbio anche il mio lavoro.
Mi mancano i clienti, il loro consenso e anche le loro critiche, il rapporto con i miei collaboratori, la frenesia e lo stress adrenalinico di un servizio e la successiva quiete.
● Essere positivo e ottimista.
Mi ripeto questo ogni giorno nonostante la realtà attuale è più che tiranna.
Riesco ad essere positivo affrontando le giornate una per volta e provando a concentrare le energie su come soddisfare quelle che saranno le nuove esigenze dei clienti.
● Per come la vedo io tra cuochi più che consigliarsi ci si inspira ogni giorno con dei confronti.
Ciò che posso dire è sfruttiamo questo periodo storico, nonostante sia così surreale, per coltivare la nostra creatività.
Essere creativi e pensare fuori dagli schemi.
Il nostro lavoro ci rende artisti poiché con il cibo creiamo emozioni.
Essere creativi e non avere timore di sbagliare.
Cosi quando riavremo finalmente le padelle e i coltelli in mano saremo di nuovo pronti e ricchi di idee.