Guardare avanti, anzi oltreoceano per continuare a crescere senza dimenticare l’importanza delle proprie radici: questa è la filosofia di Vitavigor, azienda meneghina conosciuta in tutto il mondo per i “Super Grissin de Milan”, che guarda al futuro, lavorando su innovazione e originalità. Crescita è la parola chiave che definisce al meglio l’identità di questa company, la quale, dopo due anni di pandemia, fa i conti e analizza quanto di buono è stato svolto finora. Le prime indicazioni positive giungono dal fatturato che, al termine del 2021, sfiora i 5 milioni (+7% rispetto al 2020) con un +5% dal mercato italiano e +11% dall’estero.
Quest’ultimo si conferma, quindi, ad alti livelli grazie anche alla partecipazione a fiere d’importanza internazionale come Anuga e TuttoFood. Inoltre, gli eventi stessi hanno consentito all’azienda made in Italy di ampliare anche il proprio bacino di clienti e buyer. Restando in ottica export, la crescita maggiore per volume di prodotto si è verificata negli Stati Uniti con una crescita del 346%, seguiti da Spagna (+40%) e Francia (+22%). Per quanto riguarda il Bel Paese, invece, si registra la crescita, anche se lenta, dell’Ho.Re.Ca. seguita da un incremento più che ottimale della GDO grazie, in particolar modo, alla distribuzione dei prodotti in regioni oltre il solito raggio d’azione come il Veneto. Ma non è tutto, a livello di referenze all’interno dei confini nazionali, cresce la linea dei grissini Hospitality Fashion. A tal proposito, sono le nuove referenze della linea di snack Vitapop appena lanciata a registrare un incremento totale pari al 70%. Mentre i minicracker Vitafit registrano una crescita del 15%. A livello globale, invece, emerge un +10%, in termini di produzione dei prodotti a marchio e un incremento del 4% per quelli realizzati per conto di terzi. “Nonostante le difficoltà registrate per via dell’emergenza sanitaria, abbiamo guardato avanti, puntando su innovazione ed originalità – afferma Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor – Il tutto, però, è avvenuto senza dimenticare il carattere tradizionale che, sin dalle origini, contraddistingue l’operatività della nostra company. Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati nel corso dell’ultimo anno, soprattutto guardando oltreoceano, e non abbiamo intenzione di fermarci qui.
Nonostante l’incertezza che regna per via del tragico conflitto in corso, il quale sta portando alle stelle il prezzo delle materie prime e mettendo in crisi i fornitori, vogliamo proseguire nel percorso di crescita, continuando ad investire anche in ottica ADV e pubblicità. Inoltre, sarà di fondamentale importanza la partecipazione ai più grandi eventi del nostro settore: grazie a questi, è possibile ricominciare a fare networking e, di conseguenza, ampliare il bacino di clienti e buyer”. Entrando più nel dettaglio in merito agli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina, si registra un aumento considerevole del valore di prodotti come la farina di grano tenero (+48% da febbraio e +133% sul 2020). Sulla stessa lunghezza d’onda si dimostra anche l’olio EVO con un incremento di prezzo pari al 24% rispetto al periodo pre-conflitto e del 74% sul 2020. Questa crescita entra a far parte di un quadro generale in cui, per il momento, regna l’incertezza e, soprattutto, il rischio che quest’ondata possa propagarsi e coinvolgere tutti i principali settori del commercio nazionale ed internazionale.