Panettone artigianale, Scaturchio sta con Vesi: su 10 9 non lo sono per davvero.

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Il pastry chef Armando Scaturchio, figlio e nipote della storica famiglia, icona nel mondo dei dolci all’ombra del Vesuvio, avvalora, di fatto la tesi di Giuseppe Vesi, quando afferma che il novanta per cento dei panettoni artigianali, in pratica non lo è. “Vesi ha ragione: su dieci panettoni cosiddetti artigianali, nove non lo sono. Vengono prodotti utilizzando dei semilavorati già pronti. Sta poi al pasticcere personalizzare la materia prima per equilibrare l’impasto. Ma non mi sentirei di dire che quasi tutti i panettoni cosiddetti artigianali lo siano al 100%. Se davvero il panettone fosse 100% artigianale, avrebbe un’essiccazione e conservazione di breve durata. Invece i panettoni artigianali oggi in commercio hanno una durata nel tempo di alcuni mesi. Come farebbero i pasticceri a soddisfare la mole di richieste anche dall’estero?. Il vero panettone artigianale possono produrlo i fornai e i piccoli laboratori che in genere non utilizzano il lievito di birra, né conservanti, ma preferiscono solo i prodotti di provenienza locale”. È ciò che afferma Scaturchio svelando i “trucchi” utilizzati dai produttori di questa tipologia di manufatto che in questo periodo imperversa in ogni dove e in tutti gli esercizi commerciali, che trattano alimentari. Scaturchio dunque come Giuseppe Vesi, che ha scoperto la magagna per caso. “La affermazione del maestro Scaturchio, non solo mi rende felice, ma è per me una sorta di medaglia, diciamo pure un riconoscimento pubblico da parte di una delle voci più autorevoli al mondo della nostra pasticceria. Ripeto che se non lo avessi scoperto per caso, recandomi in un negozio specializzato in prodotti per pasticceria, questa storia non sarebbe mai venuta fuori. Non oso immaginare in tanti altri settori, sempre dell’agroalimentare, cosa possa accadere. L’invito è ufficiale per un incontro pubblico con il maestro Scaturchio per fare il punto insieme sulla trasparenza dell’utilizzo ‘artigianale’ da parte di professionisti, alcuni dei quali spesso hanno anche una notevole presenza mediatica”.