Riaperture e sapori nuovi: a cena da Sambamaki

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Ph. Carlo Piersanti
Da sx Thiago, Angelina, Roberta, Luca              Ph. Carlo Piersanti

Giovedì scorso siamo stati a cena da Sambamaki a Roma, in Viale Regina Margherita e abbiamo fatto due chiacchiere con Angelina e Thiago rispettivamente la responsabile della cucina ed il gestore del ristorante. Le nostre curiosità sono andate subito sulle pietanze più richieste, specialità e piatti tipici…

Ph. Carlo Piersanti

Angelina, quali sono i piatti più richiesti?

I piatti più richiesti dalla clientela sono i rolls saudade e l’ipanema, che rappresentano da sempre la “magia” fusion della nostra cucina nippobrasiliana.

Thiago, quando nasce il ristorante?

Sambamaki nasce nel 2014 con il desiderio di promuovere il sushi brasiliano per il pubblico Italiano, dal quale abbiamo avuto e riceviamo ogni giorno un’ottima risposta.



Angelina, come avete vissuto questo periodo di “Stop”? 

In maniera molto triste in quanto la nostra maggiore motivazione è fare ciò che ci rende felice e non essere operativi con il nostro pubblico ci ha reso molto insoddisfatti.

Thiago, quali sono le misure che avete adottato per mettere in sicurezza la vostra clientela?

Abbiamo ridotto in maniera importante la quantità di posti a sedere; la qualità del nostro servizio è ancora più accurata e abbiamo adottato con estrema disciplina tutte le misure dettate dallo Stato al fine di garantire la sicurezza dei nostri clienti.

Prima di salutarvi, ci dite uno dei vostri piatti tipici?

Uno dei nostri piatti tipici è la tartare Samba, una delle pietanze più richieste dai nostri clienti: a base di pesce misto, goma wakame, tartare style, ikura (un pregiato caviale di salmone che viene utilizzato nella cucina nipponica come guarnizione di piatti a base di pesce) ed una fantastica…Salsa ‘segreta’. Venite a trovarci per assaggiare tutte le nostre specialità, Vi aspettiamo!

SAMBAMAKI
Viale regina margherita 170
Ph. Carlo Piersanti
                                                                                                                                                     Autore: Roberta Nardi