Slow Wine Lombardia, domenica 22 marzo al Grand Visconti Palace Hotel.

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Slow Wine compie dieci anni e si afferma sempre più come punto di riferimento per la critica enologica nazionale e internazionale grazie all’idea, semplice ma rivoluzionaria, di visitare tutti gli anni le aziende recensite, unica pubblicazione a farlo a livello mondiale.
Grazie a questa enorme esperienza accumulata, gli oltre 300 collaboratori sono in grado di raccontare con autorevolezza e grande indipendenza il vino italiano in tutte le sue sfaccettature.

L’obiettivo è quello di narrare la storia delle cantine, di descriverne le vigne e i sistemi di coltivazione adottati per concludere con il giudizio dei vini. Per questo motivo Slow Wine è la guida italiana più completa, adatta a tutti: sia ai lettori che sono all’inizio del loro percorso di scoperta del vino, sia agli appassionati più esperti, che ricercano consigli per comprare una bottiglia piuttosto che un’altra.

 

LA LOMBARDIA DEL VINO

Mai come in questi ultimi 10 anni è stato possibile trovare un numero così significativo di etichette importanti (e piacevoli) che abbracciano pressoché tutte le tipologie!

L’exploit del mantovano, guidato dal Lambrusco, che vanta numeri record (+22 per cento di produzione ed esportazioni decuplicate in soli otto anni)
Il sistema Franciacorta, che dall’alto del suo successo commerciale, ha indotto praticamente ogni zona d’Italia a proporre Metodo Classico.
Il grande fermento che anima il territorio bresciano, con zone in passato definite minori (Capriano del Colle, Valcamonica, la stessa Valtènesi), capaci oggi di affermarsi nella penisola e oltre confine.
Per non parlare del fermento, spesso giovanile, che anima la Valtellina e la pone ai vertici qualitativi della produzione rossista regionale, o della solidità del territorio del Lugana, che seppur tra alti e bassi inevitabili, vista la rapidità della propria affermazione, si conferma ogni anno come patria del vino bianco di maggior importanza in regione.
Impossibile non citare l’immenso e apparentemente inestricabile groviglio di uve, territori, interpretazioni, tipologie e metodi che risponde al nome di Oltrepò Pavese.
E poi le coraggiose battaglie quasi solitarie di Antonio Panigada a San Colombano, di Claudia Crippa (La Costa) nelle Terre Lariane, di Franco Berrini (Cascina Piano) nei Ronchi Varesini, di Manuel Biava a Scanzorosciate dei Noventa a Botticino, per preservare, promuovere o rilanciare piccolissime produzioni sconosciute ai più.

PROGRAMMA GENERALE

14.45 Accoglienza partecipanti
15.00 Apertura dei banchi d’assaggio
15.30 Conferenza di apertura
21.00 Chiusura evento

LE MASTER CLASS

Dalle 16.00 verranno proposte diverse master class tematiche, condotte dai relatori Slow Wine e supportate dai Sommelier FISAR.

Il calendario definitivo delle master class e relative modalità di prenotazione saranno comunicati a inizio marzo.

LA DEGUSTAZIONE

La degustazione sarà incentrata sui vini premiati dalla Guida Slow Wine 2020: VINO SLOW, GRANDE VINO, VINO QUOTIDIANO, CHIOCCIOLE, ma saranno presenti anche altre referenze per ogni produttore.

VINO SLOW
Andrea Arici Colline della Stella – Ar.Pe.Pe. – Barone Pizzini – Calatroni – Cavalleri – Corte Fusia – Dirupi – Fay – La Perla Marco Triacca – Lazzari – Marangona – Monte Alto – Noventa – Tenuta Scerscé – Togni Rebaioli

GRANDE VINO
Bellavista – Bosio – Ca’ del Bosco – Camossi – Cantina Menegola – Castello Bonomi – Enrico Gatti – Monsupello – Mosnel – Nino Negri – San Cristoforo – Tenuta Quadra

VINO QUOTIDIANO
Agnes – Andrea Picchioni – Angelo Pecis – Bisi – Ca’ Tessitori – Cantrina – Frecciarossa – Lazzari – Pasini San Giovanni

CHIOCCIOLE
Agnes – Andrea Picchioni – Ar.Pe.Pe. – Barone Pizzini – Calatroni – Cavalleri – Dirupi – Fay – La Costa – Noventa – Togni Rebaioli