Il 2022 è stato l’anno caratterizzato dalla definitiva rottura degli equilibri geopolitici mondiali. Una congiuntura epocale che sta avendo forti ripercussioni a livello socio-economico e che sta impattando su tutto il tessuto produttivo. Oltre al conflitto russo-ucraino e alla conseguente escalation dei costi energetici, in Italia l’inflazione galoppante – arrivata a più del 10% negli ultimi mesi del 2022 – sta riducendo il potere d’acquisto e scoraggiando gli investimenti delle imprese.
In questo contesto, denso di incognite e incertezze, il Gruppo Vi.V.O. Cantine sac emerge come una realtà solida, radicata, strutturata, capace di oltrepassare gli ostacoli e chiudere un anno molto positivo grazie alla forte progettualità, alla operatività, alla solidità economica e finanziaria, alla continuità di gestione aziendale.
“I processi di fusione aziendale, ovvero l’acquisizione di nuove aziende nell’ultimo triennio, e quelli di trasformazione strutturale, ovvero investimenti per venti milioni di euro nel medesimo arco temporale, hanno prodotto i risultati attesi” evidenzia Franco Passador, Amministratore Delegato di Vi.V.O. Cantine, “Si veda, in merito, il prezzo di liquidazione delle uve nettamente superiore a quello dei valori mercatistici medi della Camera di Commercio di Treviso, quella di riferimento”.
L’Assemblea Generale dei Soci del Gruppo Vi.V.O. Cantine di giovedì 15 dicembre scorso ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio chiuso al 31 agosto 2022.
Il fatturato consolidato raggiunge i 164 milioni di euro (41% in più rispetto all’anno precedente), l’utile netto di esercizio supera 3 milioni di euro e il patrimonio netto ammonta a oltre 22,8 milioni di euro.
“Si tratta indubbiamente di risultati di straordinario rilievo” prosegue Passador “che provano le capacità di quest’azienda di affermarsi ovvero di crescere, nonostante le difficoltà esogene, di generare costantemente valore, di creare futuro per i soci e il territorio”.
Vi.V.O. Cantine con il bilancio 2022 raggiunge un valore della produzione di 120 milioni di euro (64,4% più dello scorso anno), mentre il valore distribuito tra i soci in termini di remunerazione dei conferimenti è pari a 101,4 milioni di euro. Si tratta invero di una iniezione di denaro di notevole valore che incide sulla economia del territorio.
“Non solo. Nel territorio la Cooperativa è fortemente impegnata anche nella tutela dell’ambiente. Da alcuni anni abbiamo conseguito la certificazione SQNPI e recentemente anche VIVA, che attesta l’efficacia del modello di sostenibilità ambientale realizzato dalla nostra azienda in tutte le fasi della filiera produttiva. In altri termini l’adozione delle pratiche a basso impatto ambientale e la valorizzazione della produzione dei soci sono rivelatori della piena responsabilità della nostra impresa”.
Prospettive e obiettivi del prossimo futuro
Per quanto riguarda prospettive e obiettivi del prossimo futuro, il Gruppo Vi.V.O Cantine sarà impegnato su 4 fronti principali, come rivela Passador.
Il primo è quello della multicanalità e della flessibilità: “Occorre investire ulteriormente nel processo di digitalizzazione, nella informatizzazione delle vendite, nella comunicazione, come pure nella flessibilità ovvero nella capacità di rimodulazione dell’offerta.”
Il secondo è quello della sostenibilità: “In tal senso, abbiamo adottato misure concrete quali gli investimenti per la produzione di energia derivante dal sistema fotovoltaico, la riduzione della incidenza di input chimici, così come la valorizzazione dei sottoprodotti e la riduzione dello spreco degli scarti di lavorazione. Peraltro, promuovere la sostenibilità significa puntare al miglioramento della qualità, obiettivo imprescindibile se si vuol competere sui mercati internazionali”.
Il terzo fronte “si lega alla nostra partecipazione alla attività di ricerca: dalla coltivazione della vite alla produzione delle uve, dalla vinificazione all’imbottigliamento dei vini, senza trascurare i nuovi ambiti di interesse che guardano alla produzione di prodotto dealcolato.”
Il quarto riguarda l’ambito della comunicazione che, secondo Passador, “deve veicolare in modo potente, incisivo le peculiarità, il valore del nostro prodotto, presidiando i mercati di riferimento e possibilmente ampliandoli, per raggiungere un numero sempre maggiore di potenziali consumatori”.