Viaggio culinario al Monastero di Cortona: intervista allo chef Michele Ricci

0
15

Il Monastero di Cortona Hotel & Spa, situato nel cuore della Toscana nella splendida cittadina della provincia di Arezzo, è una struttura di charme che unisce storia, eleganza e gastronomia. Nato dalla ristrutturazione di un antico monastero del XIII secolo, l’hotel è immerso in un parco secolare e offre un’esperienza di lusso discreto, con una Spa esclusiva e due ristoranti che celebrano la tradizione e l’innovazione culinaria: “Gli Affreschi” e “L’Osteria del Santo“. Lo chef Michele Ricci, alla guida delle cucine del Monastero, ci racconta in questa intervista la filosofia dietro i due ristoranti, i piatti che li caratterizzano e le novità in arrivo per gli ospiti.

La riapertura del Monastero di Cortona vede anche una new entry: “L’Osteria del Santo”. Ce ne parla?

È la nostra novità, il secondo figlio nato qui al Monastero. È un ristorante di stampo classico, fortemente legato al territorio, con un’attenzione particolare alla brace. Proponiamo piatti semplici ma mai banali, che si rifanno ai gusti e alle tradizioni locali. L’idea è che sia il fratello minore del ristorante “Gli Affreschi”, con un approccio più accessibile e meno ricercato.

 

Quali sono i piatti che caratterizzano il menu dell’Osteria del Santo?

Nel menu abbiamo inserito un piccolo richiamo al mare, come un carpaccio di spada, piatti molto semplici. Poi c’è il passatello, che non è una pasta tipicamente toscana ma viene da una zona di confine: lo abbiamo rivisitato in chiave fusion, aggiungendo del pecorino romano. Sulla brace proponiamo salsicce, vitello e polpette di vecchio stampo. È una cucina basilare, pensata per far capire che qui al Monastero siamo un po’ tutto: non solo il ristorante gourmet di alta classe come “Gli Affreschi”, ma anche un luogo dove si può vivere un’esperienza più autentica e tradizionale.

 

Parliamo invece di “Gli Affreschi”. In cosa si differenzia dall’Osteria del Santo?

“Gli Affreschi” vuole essere un ristorante di ricerca. Parte dall’idea di base dell’Osteria del Santo, ma offre un’esperienza diversa, più profonda. È una cucina più ricercata, che punta a esplorare nuovi orizzonti gastronomici.

 

Abbiamo saputo che avete introdotto un nuovo format chiamato “L’ingrediente del mese”. Di cosa si tratta?

Sì, “L’ingrediente del mese” è il nostro nuovo format. Per l’apertura di aprile, se il meteo ce lo permetterà, punteremo sull’asparago come protagonista. Abbiamo in programma anche altri prodotti, come lo zafferano di Cortona, i crostacei, i castagni e i funghi. L’obiettivo è dedicare ogni mese a un ingrediente specifico, proponendo un nuovo percorso degustazione mensile che mixi carne e pesce.

 

Per chi volesse provare i vostri ristoranti, quali sono gli orari di apertura?
L’Osteria del Santo è aperta sia a pranzo che a cena, mentre “Gli Affreschi” apre esclusivamente a cena.